Istat. Conti economici territoriali. Anni 2022-2024

L'Istat pubblica il report e i dati definitivi dei conti regionali e provinciali relativi all'anno 2022, quelli semi-definitivi per il 2023 e quelli preliminari per il 2024.

Nel 2024, il Pil in volume a livello nazionale è aumentato dello 0,7% rispetto all'anno precedente. Nel Nord-ovest è aumentato dell’1%, dello 0,8% nel Centro, dello 0,7% nel Mezzogiorno e dello 0,1% nel Nord-est.

A livello regionale, la crescita del Pil in volume più elevata si è registrata in Sicilia (+1,8%), seguita da Sardegna (+1,3%), Lazio e Lombardia (+1,2% entrambe), Valle d’Aosta e Piemonte (+1,1% entrambe) e Friuli-Venezia Giulia e Basilicata (+1%).
In Abruzzo si è osservato un andamento del Pil in linea con la media nazionale (+0,7%), con una dinamica lievemente più favorevole in Umbria e Campania (+0,8%).
Incrementi del Pil inferiori alla media nazionale si sono rilevati nella Provincia autonoma di Trento, in Toscana (+0,5%, per entrambe) e in Emilia Romagna (+0,2%). Il Pil è risultato stabile nelle Marche e in lievissima flessione in Veneto e Puglia (-0,1%). La flessione del Pil più marcata si è registrata in Liguria (-1%) e Molise (-1,1%).
Con riferimento alla spesa per consumi finali delle famiglie, gli incrementi in volume più significativi sono stati osservati in Valle d’Aosta (+1,5%), nella Provincia autonoma di Trento (+1,1%); seguono Lombardia, Molise, Piemonte e Liguria (+0,9%) e Toscana (+0,8%). In linea con la variazione nazionale dei consumi finali delle famiglie in volume si collocano Abruzzo, Lazio ed Emilia-Romagna (+0,7%) e Marche (+0,6%). Dinamiche più contenute sono state rilevate in Basilicata, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Provincia autonoma di Bolzano (+0,5%), Sicilia e Campania (+0,4%), Umbria (+0,3%), Sardegna (+0,2%) e Puglia (+0,1%).

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Pubblicato il 22 dicembre 2025