Incendi di interfaccia
Per interfaccia si intende il luogo dove l’area naturale e quella urbana si incontrano e interferiscono reciprocamente (definizione della National Wildland/Urban Fire Protection Conference (NW/UFCP) del 1987). Generalmente tale termine indica zone di contatto tra vegetazione naturale ed infrastrutture combustibili.
Il problema degli incendi nell’interfaccia tra bosco ed insediamenti abitativi presenta un duplice aspetto.
- L’ incendio è causato dalle attività svolte negli insediamenti abitativi o in loro prossimità. In questo caso l’incendio si propaga dalle case al bosco circostante.
- L’incendio parte dal bosco e si propaga fino ad interessare successivamente gli insediamenti civili.
L’ area di interfaccia si sulla base di diverse tipologie insediative:
- Interfaccia classica: insediamenti di piccole e medie dimensioni (periferie di centri urbani, frazioni periferiche, piccoli villaggi, nuovi quartieri periferici, complessi turistici di una certa vastità, ecc.), formati da numerose strutture ed abitazioni relativamente vicine fra loro, a diretto contatto con il territorio circostante ricoperto da vegetazione, arborea e non arborea.
- Interfaccia occlusa: presenza di zone più o meno vaste di vegetazione (parchi urbani, giardini di una certa vastità, “lingue” di terreni non ancora edificati o non edificabili che si insinuano nei centri abitati, ecc.), circondate da aree urbanizzate.
- Interfaccia mista: presenza di strutture o abitazioni isolate distribuite sul territorio a diretto contatto con vaste zone popolate da vegetazione arbustiva ed arborea. In genere si hanno poche strutture a rischio, anche con incendi di vegetazione di vaste dimensioni. E’ una situazione tipica delle zone rurali, dove molte strutture sono cascine, sedi di attività artigianali, insediamenti turistici ecc.